Per quasi quaranta anni, intere generazioni di attivisti e semplici cittadini della costa jonica calabrese, si sono chiesti quale sarebbe stata la tanto agognata data di inizio elettrificazione della più importante infrastruttura di questo territorio: la Ferrovia Ionica. Ce lo siamo chiesti, seppur con la consapevolezza che ormai questa data fosse vicinissima, fino ad una settimana fa: ed infatti il giorno è arrivato, il 30 agosto 2018. Una data che ricorderemo per sempre, e che avremo il piacere e l’onore di raccontare alle future generazioni di calabresi, appassionati e studiosi di trasporto ferroviario, e non.
Nella calda giornata di ieri, abbiamo infatti assistito presso la totalmente rinnovata stazione di Corigliano, alla posa del primo palo di tipo “LS”, sul lato esterno del binario 1, versante sud. Dopo solo un’ora, di pali posti in opera ce n’erano già 16, sui binari 1 e 2 di stazione, e la posa sta proseguendo in piena linea in direzione Crotone/Catanzaro Lido. Un’emozione indescrivibile, veder rinascere una ferrovia che solo tre anni fa sembrava essere precipitata in una pericolosissima spirale negativa di depauperamento infrastrutturale e di collegamenti sia regionali che a lunga percorrenza.
Ma la posa del primo palo, è stata ieri parte integrante di un importante evento organizzato da Regione Calabria e Rete Ferroviaria Italiana sempre all’interno della stazione di Corigliano. In un breve convegno iniziale, moderato dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, sono intervenuti il Commissario Straordinario della neonata città di Corigliano – Rossano, il Dott. Domenico Bagnato, l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile, ed il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Un evento che abbiamo apprezzato molto, durante il quale sono state messe da parte tutte le divergenze politiche e settoriali: ieri si era tutti uniti in un unico coro di entusiasmo per il miglioramento della mobilità sulla fascia jonica calabrese. Oltre ai rappresentanti della Giunta Regionale, erano presenti infatti anche le neo-senatrici del Movimento 5 Stelle Silvia Gelsomina Vono di Soverato, e Silvana Rosa Abate di Corigliano, entrambe attivissime proprio per il rilancio delle infrastrutture stradali e ferroviarie joniche. Un plauso ed il totale sostegno agli interventi di elettrificazione sulla linea Jonica sono giunti anche dal Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Ma abbiamo avuto anche il piacere di incontrare e discutere delle comuni battaglie anche con gli amici Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione Basta Vittime sulla SS.106, ed Euristeo Ceraolo, storico attivista di Rossano, onnipresente in tutte le iniziative di proteste e proposta legate alle sorti della Ferrovia Jonica ed i suoi servizi regionali ed a lunga percorrenza (emblematica la sua battaglia, da noi condivisa in toto, sul ripristino dell’InterCity Notte Crotone – Milano Centrale e vv).
Tornando al convegno, l’Assessore alle Infrastrutture, oltre a moderare i lavori ha esposto dettagliatamente e tecnicamente quanto previsto negli interventi di totale ricostruzione (e non esageriamo a definirla “ricostruzione”) della Ferrovia Jonica, per la quale dal precedente governo nazionale sono stati stanziati già lo scorso anno 530 milioni di Euro destinati ad interventi infrastrutturali e rinnovo del materiale rotabile, oltre agli ulteriori 150 destinati esclusivamente all’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido – Sibari con prosecuzione verso Lamezia Terme Centrale, facendo così nascere, peraltro, un interessante corridoio alternativo anche merci, di collegamento tra Sicilia/Porto di Gioia Tauro ed il versante adriatico italiano/est Europa. Ricordiamo che l’upgrade riguarda principalmente il rinnovo integrale del binario con sostituzione del vecchio armamento con nuove rotaie UNI 60 e traverse in c.a.p. ed attacco rotaia/traversa di tipo Vossloh, la velocizzazione degli itinerari di entrata/uscita dei convogli nelle stazioni, sia in deviata che in corretto tracciato, ed in un alcuni casi con la possibilità di effettuazione degli ingressi contemporanei di due convogli incrocianti. Inoltre è prevista l’eliminazione dei 77 passaggi a livello attualmente esistenti lungo la linea, fonte di rallentamento della circolazione ferroviaria oltre che di carenze di sicurezza (anche se ciò accade a causa di errati e pericolosissimi comportamenti di autisti e pedoni), di concerto con i Comuni, il ripristino dei binari di incrocio nelle stazioni “vittima” di right-sizing, l’istituzione del Rango C di velocità, rinnovo dei fabbricati di stazione e delle aree accessibili al pubblico. Questi interventi sono stati eseguiti in gran parte lo scorso anno tra Catanzaro Lido e Rossano, mentre in contemporanea con l’elettrificazione appena avviata, volgono ormai al termine tra Rossano e Corigliano. Nell’estate 2019, tali interventi infrastrutturali sono previsti sulla Catanzaro Lido – Melito di Porto Salvo, tratta per la quale è anche prevista l’elettrificazione, da finanziare entro la fine del 2019.
I lavori di elettrificazione della tratta Sibari – Catanzaro Lido proseguiranno per circa un anno, in orario notturno per non interferire con la circolazione dei treni: peraltro l’installazione della palificazione, oggi molto rapida in quanto i pali vengono imbullonati ad un plinto di cemento all’interno della cui gittata vengono affogati i 4 punti di ancoraggio del palo, ha richiesto una lunga sequenza di passaggi burocratici presso gli organi di tutela paesaggistica ed archeologica. In questi mesi di lavori di installazione della palificazione, RFI completerà la progettazione ed avvierà la costruzione delle Sottostazioni Elettriche (SSE), ovviamente necessarie a garantire la continuità di alimentazione elettrica della catenaria. Anche in questo caso, infatti, è necessario individuare aree possibilmente lontane da luoghi densamente abitati, ma allo stesso tempo non eccessivamente distanti dai principali elettrodotti Enel, dove connettere le SSE. Ben chiari i benefici che deriveranno dall’elettrificazione della Ferrovia Jonica: noi, in ordine di importanza, considerando l’atavico isolamento che attanaglia il versante jonico calabrese, poniamo il ritorno dei collegamenti InterCity ed InterCity Notte con il resto d’Italia, e soprattutto l’istituzione di collegamenti Frecciargento da/per Roma Termini. Ma perchè no, previo accordo con le società ferroviarie nazionali estere, anche l’istituzione di collegamenti periodici da Francia, Austria e Germania per incentivare il turismo in un territorio la cui vocazione primaria è proprio quella turistica, culturale ed agricola.
Ma chiaramente anche i collegamenti regionali avranno grandissimo beneficio dalla messa sotto tensione della Ferrovia Jonica: saluteremo definitivamente quelle che per noi rimarranno comunque le “mitiche” automotrici ALn668 ed ALn663 e comunque, in gran parte, tutto il materiale a trazione diesel, chiaramente meno versatile di quello elettrico (basti pensare alla necessità di rifornimento carburante, ovviamente inesistente sui convogli a trazione elettrica), rendendo così maggiormente uniforme ed armonica l’intera offerta regionale di Trenitalia. Non sarà utopia avere, per esempio, collegamenti diretti tra il versante Jonico e Cosenza, o tra la tratta Sibari – Catanzaro Lido e Reggio Calabria Centrale via Lamezia Terme Centrale. Non dimentichiamo inoltre che, con il materiale rotabile elettrico, diventerà finalmente sfruttabile l’upgrade infrastrutturale e l’istituzione del rango C: la presenza del Blocco Conta Assi rende possibile raggiungere la velocità massima di 150 km/h, già di tutto rispetto se consideriamo che oggi si viaggia al massimo a 130 km/h (e con maggiori tempi di accelerazione/decelerazione del materiale diesel rispetto a quello elettrico). Non è però da escludere, in futuro, l’installazione di diversi sistemi di Blocco, in modo da rendere possibile anche il raggiungimento di velocità superiori ai 150 km/h, considerando che l’infrastruttura tecnicamente lo consentirà. A quel punto, peraltro, riteniamo venga da sè anche l’istituzione del Rango P, in modo da poter valorizzare a dovere le performance velocistiche dei convogli Frecciargento, effettuati da materiale ad assetto variabile delle tipologie ETR.485 ed ETR.600. In generale, comunque, il mix tra elettrificazione, velocizzazione e ripristino dei punti di incrocio, renderà possibile un notevole incremento della capacità della linea: lo stesso AD di RFI Maurizio Gentile, discutendo dell’Accordo Quadro firmato proprio nella giornata di ieri assieme al Presidente Mario Oliverio, ha specificato che in futuro, quando tutti questi interventi saranno completati, sarà possibile garantire un servizio orario di treni Regionali Veloci tra Sibari, Catanzaro Lido e Reggio Calabria, intervallati da servizi Regionali di tipo più tradizionale effettuanti tutte le fermate, anch’essi a cadenzamento orario, creando così una maglia di servizi ogni ’30 minuti circa. Ed ecco sfatato il mito: non è necessario il doppio binario per aumentare il numero di treni, ma bastano oculati interventi sull’infrastruttura e sulla tecnologia di gestione della stessa, oltre a materiale rotabile performante. E, non dimentichiamo, anche risorse economiche, visto che i treni non circolano solo con le buone intenzioni…!
E con quest’ultima frase, ci avviamo verso la conclusione dell’articolo: una frase che vuole dire tanto, a circa un anno dalle prossime elezioni regionali. Ad oggi nessuno può dire chi sarà il futuro presidente della Regione Calabria, nè l’Assessore alle Infrastrutture ed ai Trasporti. Quello che riteniamo sia un OBBLIGO di chi ci sarà, è la prosecuzione dello storico percorso virtuoso avviato dalla Giunta Oliverio, dal 2014 ad oggi, ed in particolare dall’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno. Non un semplice assessore, ma un validissimo e concreto tecnico, ed una persona appassionata del proprio lavoro e soprattutto aperta ad ogni ora del giorno ed ogni giorno della settimana a tutte le istanze dei cittadini calabresi, pendolari e non. Grazie alla disponibilità di questa persona, alla quale va tutta la gratitudine dell’Associazione Ferrovie in Calabria, tra qualche anno vivremo in una Calabria irriconoscibile in positivo nel campo dei trasporti. Dopo decenni non di nulla (magari fosse stato il nulla!), ma di pericolosa involuzione specie sul trasporto ferroviario. Non c’è stato colore politico che ha fatto la differenza: siamo passati dal centro-destra al centro-sinistra, in una continua alternanza, peggiorando un anno dopo l’altro, dalla fine degli anni ’80 fino al 2014. Nella giornata di ieri, lo stesso Roberto Musmanno, ha espresso esattamente quello che è il nostro pensiero: oggi si sta normalizzando la Calabria. Si sta realizzando il rinnovo e l’elettrificazione della Ferrovia Jonica, che doveva però avvenire 20 anni fa. Se ciò fosse stato realizzato all’epoca, oggi l’impegno dell’Assessore e della Giunta Regionale sarebbe stato rivolto magari verso il raddoppio della Ferrovia Jonica, o la costruzione (non uno studio di fattibilità, peraltro in corso di redazione) di una linea ad Alta Velocità per collegare molto più velocemente la nostra bellissima Regione al resto d’Italia e d’Europa. Sarà questo l’impegno delle prossime amministrazioni regionali, continuità politica o meno che sia? Speriamo di sì: se non lo sarà, ci saremo sempre noi a ricordarglielo. Per adesso, onore al merito: Roberto Musmanno, Francesco Russo e Mario Oliverio, al di là dei colori politici, oggi sono già passati alla storia come coloro che stanno avvicinando la nostra amata Calabria agli standard di modernità del resto del Paese.
Roberto Galati