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Gli uomini della Squadra Mobile hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di S.L. cl. ‘76.
Qualche tempo fa un cittadino catanzarese ha presentato denuncia nei confronti di un soggetto che lo aveva indotto, attraverso artifizi e raggiri, ad acquistare alcuni capi d’abbigliamento dietro la corresponsione della somma di più di mille euro. Gli indumenti sono poi risultati essere di scarso valore economico e manifatturiero, contrariamente a quanto asserito dal truffatore che si era qualificato come stilista di moda e li aveva definiti di alto pregio.
Più in particolare, mentre passeggiava in una via del centro di Catanzaro, veniva “agganciato” dal conducente di una vettura di grandi dimensioni il quale, accostandosi a bordo strada, lo chiamava con fare gentile appellandolo “professore”. Il malcapitato, che effettivamente era stato per tanti anni docente, rispondeva a quell’uomo che lo chiamava con insistenza, credendolo un suo ex alunno. Tra i due iniziava in dialogo amicale durante il quale il truffatore rielaborava le frasi e le informazioni apprese proprio durante la conversazione guadagnandosi, così, la fiducia del suo interlocutore.
Il denunciante saliva a bordo dell’autovettura dell’uomo, il quale si era offerto di dargli un passaggio.
Dopo qualche minuto, proprio mentre il denunciante stava per scendere dall’autovettura per proseguire la sua passeggiata, l’interlocutore lo incalzava iniziando a parlargli del proprio lavoro, delle sue sfilate e della sua imminente partenza per Lugano.
Ed è proprio in questo momento che S.L., con una non comune ma professionale prosopopea, gli proponeva l’acquisto del vestiario che aveva in auto, sul presupposto che avrebbe preferito “offrirlo” a lui ad un prezzo di favore piuttosto che collocarlo sul mercato per il prezzo ordinario.
Persuaso dall’offerta, il denunciante scendeva dall’autovettura consegnava al truffatore più di mille euro (appositamente prelevati) e riceveva in cambio 3 buste di colore giallo, che solo una volta giunto a casa si è reso conto contenere capi di scarso valore.
Dopo la denuncia sono partite immediatamente le attività di indagine della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Catanzaro che nel giro di brevissimo tempo hanno portato alla individuazione dell’autore del reato e al suo deferimento all’A.G. per il reato di truffa aggravata.
Si tratta di un soggetto che ha messo in atto altre truffe simili in svariate città italiane, tra cui Roma, Orvieto, Arceva (AN), Pergola (PS), Apiro (MC), Napoli e, da ultimo, in molti altri comuni della fascia ionica calabrese.
Considerata la sua pericolosità sociale e quanto la propensione alla reiterazione del medesimo tipo di reato la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto e ottenuto dal GIP un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione. La misura è stata eseguita nella giornata del 27 giugno u.s. dagli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro.

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