Giornata conclusiva della settimana densa di appuntamenti per gli studenti calabresi di tutte le età delle scuole aderenti alla rete Gutenberg. I contenitori culturali del centro storico di Catanzaro hanno ospitato oggi due incontri di particolare rilievo ben coniugati con il tema della sedicesima edizione, “L’ordine e il caos”. Al Supercinema i giovani hanno discusso con il medico di Emergency, Antonio Bruscoli, che ha raccontato la recente esperienza di soccorso vissuta in Africa condividendo una testimonianza preziosa di impegno e solidarietà. Al Museo Marca si è tenuto un momento speciale di commemorazione in onore di Giovanni Mastroianni, professore di filosofia del Liceo classico Galluppi, preside del liceo scientifico Siciliani, docente universitario all’Unical, che ha formato intere generazioni all’esercizio del pensiero critico. Il dibattito – promosso dalla neonata Associazione “Giovanni Mastroianni”, presieduta da Giovanni Angotti – ha preso spunto dall’analisi dell’opera e degli scritti raccolti nel volume “Il filo rosso. Dialoghi etico-politici col mio tempo” e su cui hanno offerto il proprio contributo il direttore del museo Rocco Guglielmo, Nicola Siciliani De Cumis, Luigi Spina Enza Pettinato e Armando Vitale. E’ stata l’occasione per ripercorrere la lunga ricerca del filosofo Mastroianni “che ha dialogato – ha detto Vitale – con il suo tempo cercando di decifrarlo con gli strumenti del pensiero politico e dell’interrogazione storica”. Sempre al Marca Fabrizio Rufo ha presentato il suo libro “Il codice della vita: una storia della genetica tra scienza e bioetica”, mentre nei locali del Galluppi Antonella Napoli, autrice de “L’innocenza spezzata”, ha invitato gli studenti a riflettere su una piaga dell’umanità: l’infanzia rubata ai bambini-soldato.
THIORO UN CAPPUCCETTO ROSSO SENEGALESE
Un momento di spettacolo ha concluso all’insegna dei colori, del ritmo e delle danze il Gutenberg con il pubblico dei più piccoli. Dopo l’anteprima al Parco Scolacium, all’Istituto comprensivo Pascoli-Aldisio è andata in scena una produzione di Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Accademia Perduta/Romagna Teatri e Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye dal titolo “Thioro un cappuccetto rosso senegalese”, per la regia di Alessandro Argnani. Al centro la versione senegalese di una delle fiabe europee più popolari al mondo, la bambina che indossa la mantellina con il cappuccio rosso che mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna incontra il temibile e ingannevole lupo. Non c’è il bosco ma la savana, dove la bambina non incontra il lupo, ma Buky, la iena. Un meraviglioso incontro fra la fiaba europea e la tradizione africana, grazie all’intreccio di lingue, immaginari e strumenti musicali che ha chiuso nel migliore dei modi la settimana di Gutenberg 16.