Si chiama Rei, sta per Reddito di Inclusione. È una formula magica, anzi poco magica e molto di sostanza, per migliorare la situazione economica di molte famiglie in difficoltà. La misura Rei, fortemente voluta dall’ambito sociale presieduto dal sindaco di Soverato Ernesto Alecci, sarà presentata con tutti i dettagli mercoledì 7 marzo alle ore 17 nell’aula consiliare del Comune di Soverato.
Si tratta, in sintesi, di un fondo di 2milioni di euro che consentirà ai nuclei familiari beneficiari di intraprendere un percorso personalizzato per il superamento della condizione di povertà, il reinserimento lavorativo e l’inclusione sociale.
Il progetto si incardina su due strade maestre: assicurare un contributo economico attraverso una carta di pagamento elettronica (carta Rei, appunto) utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità e il prelievo di contanti (fino a 240 euro mensili); proporre un intervento di attivazione sociale e lavorativa che si concretizza in una opportunità di lavoro, a braccetto con i servizi sociali del Comune di residenza, i servizi sanitari, le scuole e soggetti privati che hanno nella lotta alla povertà il proprio fulcro. Un vero e proprio patto tra servizi e famiglie, che implica una reciproca assunzione di responsabilità e impegni.
In questo contesto toccherà alla Cooperativa Innotec, con la partnership di Medtraining, implementare e gestire il sistema coordinato di interventi e servizi sociali. Aggiudicatasi la gara per un valore di circa 2milioni di euro, l’azienda molfettese si farà carico del segretariato sociale per l’accesso, del servizio sociale professionale per la valutazione multidimensionale dei bisogni e la presa in carico, dell’equipe multidisciplinari (EM), della formulazione di accordi territoriali con servizi per l’impiego, di tutela della salute e istruzione, e altri soggetti privati, in particolare non profit.
L’equipe multidisciplinare composta da 9 assistenti sociali, 3 educatori professionali, 2 psicologi ed 1 amministrativo, per un totale di ben 15 persone, offrirà l’opportunità a questi ragazzi di realizzare il loro sogno, ovvero svolgere l’attività per la quale hanno studiato, rimanendo nella loro terra.
“Si tratta – afferma il sindaco di Soverato Alecci – di un progetto condiviso all’interno dell’assemblea dei Sindaci dell’Ambito e dall’Unione dei Comuni, di cui andiamo assolutamente orgogliosi e che costituisce un passo, di certo non l’unico, per contribuire al superamento delle condizioni di indigenza e povertà. Le azioni finanziate sono ispirate al principio di inclusione attiva e non a caso le misure di contrasto alla povertà prevedono l’obbligo di affiancare al beneficio economico un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Si tratta di un percorso importante verso l’autentico superamento del disagio sociale, ben oltre l’assistenzialismo. Il compito della società, non solo della politica, è in fondo proprio questo”.