Giovedì 8 Marzo 2018 alle ore 22:00 ospite presso il Jazz Club Room 21 di Soverato per la rassegna musicale “JAZZ TIME” un trio d’eccezione: GIANNI PEPE TRIO – Campania meets Calabria composto da Gianni Pepe al pianoforte, Giacomo Aula aka Natuccio al basso acustico e Giuseppe D’Alessandro alla batteria. Un’edizione davvero speciale del Gianni Pepe Trio, il combo del notissimo compositore e pianista salernitano da Pagani (Salerno) ora in tournée nella nostra regione. Speciale poiché prodotta dal pianista internazionale Giacomo Aula, dalla scena di Berlino qui in veste di bassista, il quale ha selezionato per Pepe uno speciale repertorio misto di musiche originali sapientemente miscelate con testi standard della migliore tradizione di Broadway, da Cole Porter a Jimmy van Heusen passando per Jerome Kern. Alla batteria quanto di più fresco e ispirato ci possa essere oggi dal vivaio di giovani percussionisti campani: Giuseppe D’Alessandro da Napoli. Gianni Pepe, pianista, compositore e arrangiatore poliedrico e versatile, vanta una lunga esperienza professionale che attraversa ambienti jazz, pop, teatrali e classici. Diplomato in Composizione e laureato con lode e menzione di merito in “Discipline musicali Jazz e musiche improvvisate” presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, ha collaborato tra gli altri con Eugenio Bennato e James Senese, lavorato per diversi anni come pianista conduttore in teatro con la compagnia stabile del Teatro Sannazzaro di Napoli al fianco di artisti come Aurelio Fierro, Nunzio Gallo e nel 2007 per la tournée teatrale “…È permesso?” di Enrico Montesano. La passione per il jazz attraversa tutta la sua carriera fin dagli esordi e nel ’94 sfocia nella formazione del primo progetto in trio Jazz Ipa, susseguito negli anni da diverse altre formazioni. Due importanti esperienze all’estero, in Canada al teatro “Leonardo da Vinci” di Montreal e in Brasile durante la campagna elettorale di Lula. Giacomo Aula, pianista, compositore, polistrumentista ed insegnante jazz internazionale di origini lucane, vive stabilmente a Berlino, ma è quasi sempre in giro per il mondo. Studi di pianoforte classico a Lagonegro con Maria Martino, Liceo Musicale di Salerno quindi Conservatori di Matera e Potenza, perfezionamento a Siena con Franco D’Andrea e Stefano Battaglia per pianoforte, Gianluigi Trovesi e Bruno Tommaso per musica d’insieme e orchestra; studi in musicologia con Stefano Zenni e Marcello Piras. Inoltre, attratto dalle tecnologie e dalla scientificità per lo studio dell’acustica, si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino nel ’94. Per tre anni membro dell’Orchestra Nazionale Giovanile, con essa è in tour per tre stagioni dal ’95 al ’97 insieme a Peter Erskine, Palle Danielsson, James Newton e John Taylor. Giacomo Aula è oggi uno dei pochissimi jazzisti italiani ad aver svolto regolarmente estese tournée negli Stati Uniti su ingaggio o committenza domestica, sia dal punto di vista artistico che finanziario. In particolare è stato in tour negli USA per sei volte tre il 2000 e il 2005: la prima volta a New York da Philip Glass sulla Broadway per la registrazione del suo terzo album, The Looking Glass Session, con la splendida voce di Deanna Kirk e prodotto da Todd Horton per il solo mercato americano. Da New York a Chicago, dal Blue Room di Kansas City all’Hot Summer Jazz Festival di Minneapolis e il Dakota Jazzclub, il pubblico americano mostra infatti vivo interesse per il solista nativo di Lagonegro. Altro frutto importante del periodo americano è The Phoenix registrato come solista del Douglas Little Quartet. Esce in seguito anche Trios Vol.3.0, il progetto di trio-multiplo del contrabbassista Gordon Johnson: in compagnia di Phil Markowitz, Kenny Werner, Bill Carrothers, Matthew Fries, Peter Erskine, Jay Epstein e Steve Gadd, Giacomo Aula è il solo non-americano a prendere parte alle sedute di registrazione. Il suo trio ha tenuto concerti sui maggiori stage internazionali in Germania, Italia e Spagna esibendosi in tale organico o in combinazione con solisti sempre raffinati: Jiggs Whigham, Judy Niemack, Christian Magnusson, Nils Wülker, Lee Konitz, Ada Montellanico, Claudio Fasoli, Eric Kamau Gravatt, Francesco Bearzatti, Eliot Zigmund, Ernie Watts. Dalla primavera 2007 per tre anni Giacomo Aula è stato pianista solista di Berlin Big Band, l’orchestra della scena berlinese, con appuntamento fisso mensile al Jazzclub b-flat di Berlino Est. Giuseppe D’Alessandro, giovane batterista e compositore napoletano, nonché diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti, si distingue in maniera decisa per progettualità, stile, personalità e visione della musica. Un artista a tutto tondo, dalla grande cultura musicale e dai colti ascolti che spaziano dal jazz ortodosso (il bop, ma anche Bill Evans, fino ai batteristi da lui preferiti come Roy Haynes, il compianto Paul Motian, Tony Williams, Ed Blackwell, Joe Morello, Alan Dawson, Billy Higgins, Philly Joe Jones, Eliot Zigmund, Joe Hunt e molti altri) all’ampia cultura classica (Bach, Mahler, Chopin in primis, ma non solo), fino al rock più raffinato anche contemporaneo (Beatles, Genesis, Yes, Radiohead, Sting, Sigur Rös). Ciò che emerge nelle sue composizioni è la musicalità, quasi sempre cantabile e dal fascino innegabile. L’ingresso al concerto è gratuito, è gradita la prenotazione. La rassegna “Jazz Time” proseguirà il 15 Marzo presso il Jazz Club Room 21 con Noir Col play Eric Clapton, composto da Alessandro Gallo alla voce ed alla chitarra, Teddy Curti al basso ed alla chitarra e Marcostefano Gallo alla voce, con un nuovo progetto che rappresenta un omaggio ad uno dei più grandi bluesman di tutti i tempi: Eric Clapton.

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