di Alessia Burdino
Un gigante buono. Così lo definisce chi lo ha conosciuto. Frequentato, amato. Rocco aveva 25 anni. Stava andando a lavorare. Perché lui ha sempre lavorato. In Svizzera prima. A Cenadi, ora. Il lavoro, nonostante la giovane età, ha sempre fatto parte della sua vita. Perché se cresci con i valori del sacrificio, della fatica e dell’impegno, il sacrificio, la fatica e l’impegno diventano parte di te. E Rocco era questo. Il suo impegno con la Prociv lo dimostra. Serio, solare, socievole, di compagnia. Così lo ricordano gli amici che, sui social, lasciano traccia di un sentimento che Rocco alimentava con affetto e amorevolezza. Nella pizzeria dove lavorava, già da qualche mese, si era fatto apprezzare per la serietà e la bravura. Alto, con l’hobby della palestra e con una famiglia bella alle spalle. Una sorella, poco più grande, un padre e una madre che, a Girifalco, conoscono e stimano tutti. Perché Rocco era educato, bravo. Sono questi i due aggettivi che, stamattina, si sentono sussurrare dalle tante persone attonite ed intente a leggere quel manifesto che, mai, nessuno avrebbe voluto vedere affisso. La foto di Rocco riempie il cuore. Ma l’annuncio del suo funerale che, sarà celebrato domani nella chiesa di San Rocco alle ore 15, blocca la vita di tutti noi. Che, scossi dal dolore, ci fermiamo a leggere. E ci chiediamo perché?. Perché, ieri in un freddo pomeriggio di febbraio, la vita è stata così crudele con Rocco Vatrano. Morto in un terribile incidente stradale. A soli 25 anni.
Fonte: Catanzaro Informa