I militari della Stazione carabinieri forestale di Serra San Bruno e del Gruppo carabinieri forestale di Vibo Valentia, coadiuvati da personale medico del servizio veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, hanno accertato la detenzione per la vendita di carni suine di dubbia provenienza all’interno di una macelleria nel comune di Spadola. Durante la verifica, i militari,infatti,accertavano la presenza, all’interno dell’esercizio commerciale, di un suino macellato, del peso complessivo di circa 140 kg, sprovvisto del bollo attestante l’avvenuta visita post morte da parte dei medici veterinari. Anche il gestore non era stato in grado di esibire idonea documentazione atta a garantire la tracciabilità delle carni.I militari hanno posto sotto sequestro sanitario il suino macellato e contestato al gestore illeciti cui conseguono sanzioni amministrative per la mancata tracciabilità delle carni pari ad 1milione e 500mila euro, nonché 6mila euro per la mancata apposizione del timbro sulle carni da parte dei medici veterinari.Il sindaco del Comune di Spadola ha altresì emanato apposita ordinanza con la quale si intimava al gestore la distruzione delle carni. Nonostante il disposto dell’ordinanza rimossi illegalmente i sigilli del sequestro, le carni venivano poste arbitrariamente in vendita.I militari, pertanto, hanno deferito alla competente Procura della Repubblica il gestore della macelleria per macellazione clandestina, ricettazione, violazione di sigilli aggravata, commercio di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica e per non aver ottemperato all’ordinanza del sindaco. La titolare, invece, dovrà rispondere, in concorso, per la rimozione dei sigilli ed per il commercio di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica. Il sindaco del Comune di Spadola ha emesso un’ulteriore ordinanza con la quale è stato intimato, alla titolare della macelleria, di rintracciare e ritirare le carni poste illegalmente in vendita, pericolose per la salute pubblica.

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