Successo di audience per l’evento catanzarese “Nella Memoria di Giovanni Paolo II”, andato in onda giovedì in seconda serata su Rai Uno, che ha registrato oltre 600mila contatti con il 7,15% di share, un dato più che significativo nell’ambito dei principali palinsesti nazionali nella specifica fascia oraria. Il format, nato a Catanzaro e giunto alla tredicesima edizione, è tornato nella città Capoluogo – dopo le precedenti edizioni di Palermo, Napoli, Roma e Torino – e ha avuto come location l’Auditorium dell’Istituto Penale Minorile. Prodotto dalla Life communication e condotto da Domenico Gareri e Catena Fiorello, il programma ha avuto al centro tre tematiche fondamentali – giustizia riparativa, famiglia e lavoro – discussi attraverso dei contributi video con i giovani detenuti presso l’Istituto Penale Minorile di Catanzaro e rappresentati delle istituzioni tra cui il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, il magistrato del Dipartimento della Giustizia Minorile di Roma, Giacomo Ebner, il prefetto di Catanzaro Luisa Latella, il presidente del Tribunale dei Minorenni, Luciano Trovato, il Vice presidente della Conferenza Episcopale Calabra, S.E. Mons. Francesco Milito. A tenere viva la memoria e a ricordare gli insegnamenti del Santo Giovanni Paolo II sono stati anche diversi artisti locali e di fama nazionale ospiti a Catanzaro: Erika Mineo, in arte Amara; Beppe Carletti dei Nomadi assieme al Coro degli “Ambasciatori del Sociale” e le ragazze dell’AIPD di Catanzaro; gli Audio2; il cabarettista Dado; padre Giovanni Aitollo, cappellano del carcere minorile di Catanzaro, accompagnato alla tromba da un giovane detenuto dell’IPM di Catanzaro; la pianista e cantante non vedente Silvia Zaru; l’Orchestra Terra d’Otranto, diretta dal Maestro Antonio Palazzo. Sono stati consegnati dei riconoscimenti a Beppe Carletti dei Nomadi per il “Progetto Sicomoro”; all’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro – Dipartimento di Sociologia, alla Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro; a Giuseppe Spanti, cuoco calabrese ora a Parigi, a Maria Rita Parsi ed al progetto “Genitori Digitali”. L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, e con i patrocini del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione della Santa Sede, della Conferenza Episcopale Italiana – Fondazione per lo Spettacolo, del Dicastero per lo sviluppo integrale dell’uomo della Santa Sede, del Comune di Catanzaro e della Regione Calabria. “Per il quinto anno consecutivo – ha affermato Domenico Gareri – la Rai ha riconfermato la propria fiducia verso la nostra produzione il cui successo di ascolti cresce edizione dopo edizione, anche se è più importante evidenziare il messaggio che la rete ammiraglia consegna agli italiani. Un risultato che corona i sacrifici sostenuti per offrire un evento sempre più ricco e denso di significati socio-culturali ed evangelici. Infatti, l’evento tv è stato preceduto da una giornata di studi promossa a Catanzaro in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, la Pontificia Università della Santa Croce di Roma e Prison Fellowship Italia – realtà impegnata da anni nel recupero e nella riqualificazione dei detenuti anche attraverso l’evangelizzazione delle carceri – e con il patrocinio della Camera dei Deputati e delle Arcidiocesi di Catanzaro e Stettino. Il mondo delle istituzioni laiche e religiose, dell’università e della società civile hanno lanciato insieme e condiviso un messaggio di speranza importante per chi è impegnato a vivere un percorso di rieducazione e di riscatto sociale. E’ questa – ha concluso Gareri – l’idea e la mission alla base di un evento, partito dalla Calabria, che è diventato strumento di comunicazione in grado di parlare all’intero Paese attraverso il servizio pubblico”.

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